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Questo volume celebra il cinquantesimo anniversario della Regione Marche, di cui ricostruisce vicende e attività, dando conto anche dei principali processi economici e sociali che hanno interessato l'ente nell'ultimo mezzo secolo. Le Marche sono, forse, la regione più saggia d'Italia, senza i rancori antichi del Mezzogiorno e senza le irrequietudini e le ambizioni di una Lombardia. Sono una regione che non fa rumore; perfino l'«autunno caldo» vi è scivolato sopra senza grosse tensioni. Non si tratta di apatia, ma di un solido buon senso. La gente ed anche la natura fanno pensare alla Svizzera: magari una Svizzera un po' povera, ma con la medesima vocazione civile (Cesare Zappulli, 1970). Il destino delle Marche nel prossimo decennio - gli anni che faranno decollare la regione verso i livelli del Nord o la terranno ancora confinata nel limbo anonimo della «Terza Italia» - si giocherà nell'aula del consiglio regionale. «Purché - aggiungono i marchigiani per correggere, come sempre, con un tocco di scetticismo ogni speranza - quelli che contano riescano, almeno stavolta, a mettersi d'accordo» (Alberto Sensini, 1970).